Al fine di ottenere ulteriori e più dettagliate informazioni ai fini della comprensione delle caratteristiche di isolamento termico in opera (quindi effettive) dell’involucro edilizio, occorre esaminare le partizioni edilizie esterne (o di facciata), poiché da queste viene dissipata la maggior quantità calore. Ciò è possibile attraverso la determinazione di un parametro fondamentale, ovvero la trasmittanza.

Per effettuare le misure di trasmittanza in opera, è stato utilizzato uno strumento semplice ma tecnologicamente molto evoluto chiamato termoflussimetro.

Nel nostro caso, è stato impiegato un termoflussimetro Thermozig “Light”, che è composto da un sensore di flusso termico, un sensore di temperatura della parete interna, e da due sensori di temperatura della parete esterna.

In Figura è riportato un sintetico schema di installazione ed una foto della strumentazione utilizzata

 

Le caratteristiche principali del termoflussimetro impiegato sono riportate nella seguente tabella.

Sensore di flusso termico
Sensore di flusso termico Termopila
SensibilitĂ  0,01 W/m2
Sensore di temperatura Termoresistenza PT1000
Precisione globale >5%

Il principio di funzionamento del termoflussimetro è basato sulla legge della conduzione del calore attraverso le pareti piane: il calore è proporzionale alla differenza di temperatura tra le facce interna ed esterna della parete stessa. In formule:

Q = τ (Tpe – Tpi)

dove Q è il calore, τ la trasmittanza della parete, Tpi la temperatura della parete interna e Tpe la temperatura della parete esterna. Misurando Q, Tpi e Tpe si può ricavare τ, peraltro senza intaccare in alcun modo la parete, poiché i sensori vengono applicati tramite nastro adesivo (altri sistemi invece sono basati sul carotaggio o comunque sulla foratura della parete). La misura è tanto più precisa quanto maggiore è la differenza tra l’esterno dell’abitazione e l’interno; per questo è opportuno effettuare le misure in inverno o in estate. Inoltre, la norma ISO 9869 impone di lasciare il termoflussimetro in misurazione per almeno 72 ore, e di stimare la trasmittanza col metodo delle medie progressive. Questo lasso di tempo è necessario perché la variazione di temperatura interna all’appartamento può avvenire un ritardo, rispetto alla temperatura ambiente, a causa dell’inerzia termica dell’edificio. Pertanto, occorre un certo numero di giorni (nel nostro caso almeno tre), affinché il risultato converga ad un valore preciso, come mostrato nelle figure seguenti.