Il 18 luglio 2014 è stato pubblicato il decreto legislativo 102 del 4 luglio 2014, attuativo della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
Il decreto stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell’efficienza energetica che concorrono al conseguimento degli obiettivi nazionali di risparmio energetico, in coerenza con la Strategia Energetica Nazionale.
Tra i vari provvedimenti, la pubblica amministrazione centrale, nel periodo 2014-2020, dovrĂ  anch’essa realizzare sui propri immobili interventi in grado di conseguire la riqualificazione energetica, anche ricorrendo ai contratti di rendimento energetico e alle ESCo.

Non solo: il decreto prevede anche che le grandi aziende debbano eseguire una diagnosi energetica, condotte da esperti in gestione dell’energia o auditor energetici, e prevede l’istituzione di incentivi anche per le diagnosi energetiche nelle PMI, e di un fondo rotativo a sostegno degli interventi di efficientamento energetico.

L’obbligo della diagnosi energetica per le grandi aziende può sembrare l’ennesimo adempimento che lo Stato impone alle aziende; a nostro avviso invece, può essere un’opportunitĂ  per migliorare le performance dell’azienda e alleggerire i bilanci sul fronte dei consumi di energia. Per la nostra esperienza, in situazioni che prima d’ora non hanno preso in seria considerazione l’efficienza energetica, molto spesso si possono individuare interventi che riducono i consumi significativamente e recuperano l’investimento in pochi anni.

Le nostre esperienze di diagnosi e riqualificazioni energetiche su impianti industriali

Le nostre esperienze di diagnosi e riqualificazioni energetiche su immobili comunali

Le nostre esperienze di diagnosi e riqualificazioni energetiche su strutture ospedaliere